Ospite di Vincenzo Brandi a “PENSA IN GRANDE – LIVE” abbiamo parlato di emozioni e resilienza. Buona visione.
Il 21 gennaio vieni a Vicenza
IL 21 GENNAIO VIENI A VICENZA!
Il 21 gennaio il prof. Giorgio Nardone arriverà a Vicenza per presentare le ultime evoluzioni del modello terapeutico avanzato per i disturbi alimentari perfezionato al Centro di Terapia Strategica con il contributo degli Psicoterapeuti Ufficiali in Italia e nel mondo.
Aderisci all’evento in FB! L’incontro è gratuito!!!
https://www.facebook.com/events/293671131054632??ti=ia
Potrai ascoltare ed incontrare colui che è ritenuto l’erede di Paul Watzlawick ed è oggi considerato l’esponente di maggior spicco della tradizione della scuola di Palo Alto.
Il suo contributo scientifico e applicativo rappresenta una vera e propria “scuola di pensiero” alla quale si ispirano studiosi, terapeuti e manager di tutto il mondo.
Nella sua fruttuosa carriera ha trattato più di 15.000 pazienti con successo, ha svolto oltre 300 interventi di consulenza e formazione tramite l’applicazione del suo Modello, con una “customer satisfaction” di oltre il 90%. Le sue ricerche e la prolungata esperienza pratica lo hanno condotto a formalizzare due originali Modelli operativi: la Terapia Breve Strategica® per il trattamento di gravi patologie psichiche e comportamentali in tempi brevi ed il Problem Solving & Coaching Strategico®, caratterizzato dalla capacità di fornire interventi efficaci dove la razionalità e le tecniche ordinarie non sono in grado di ottenere soluzioni a problemi personali e interpersonali.
È autore di oltre 30 libri di successo tradotti in oltre 10 lingue.
IL 21 GENNAIO VIENI A VICENZA, MA NON COME TURISTA…
COME OSPITE!!!
Interrompere le tentate soluzioni: quando il poco equivale a tanto
PANICO
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Luca Mazzucchelli intervista Giorgio Nardone
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Salvini: “non credo al manuale dei disturbi psichiatrici”
SALVINI: NON CREDO AL MANUALE DEI DISTURBI PSICHIATRICI
“DIAGNOSI ANCHE SU BAMBINI SONO ERRATE, TESTO DOMINATO DA CASE FARMACEUTICHE”.
(DIRE – Notiziario minori) Roma, 3 lug. 2012 – “Una diagnosi di psicosi su due e’ sbagliata e forse sono ottimista. Come clinico credo che esistano disagi, ma so che altri non esistono in nessun modo. Non ho mai creduto al Dsm, ne’ alla sua validita’ scientifica”. Ha tagliato corto Alessandro Salvini, professore emerito di psicologia clinica all’Universita’ di Padova, che in un’intervista all’agenzia di stampa Dire ha definito il manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, Dsm, la cui prossima pubblicazione e’ prevista per maggio 2013, come il “manuale americano, guidato e dominato dalle case farmaceutiche che investono milioni di dollari sui suoi componenti per ricavarne miliardi successivamente. Del resto- ha aggiunto- si pensi che nel ’73, per un compromesso con i russi, fu introdotto il disturbo di opposizione politica”. […]
http://www.direnews.it/newsletter_minori/anno/2012/luglio/03/?news=02
L’autore a scuola
L’autore a scuola: incontro con A. Bartoletti
Bambini irrequieti, incapaci di seguire le lezioni con il resto della classe. Ragazzi svogliati che trascinano i pomeriggi fra mille attività tranne che nello studio: tutti sono accomunati da un denominatore simile: risultati scolastici pessimi. La vera domanda a questo punto è: come si diventa pessimi studenti? E, di conseguenza: perché ci si blocca?
In molti hanno sperimentato almeno in un’occasione il «blocco dello studente». Ma ci sono casi in cui una semplice difficoltà nello studio o in certe situazioni della vita scolastica si trasforma in un problema apparentemente insolubile, nonostante gli sforzi dei ragazzi, dei genitori e degli insegnanti.
E ancora: chi non si è mai sentito terrorizzato il giorno prima di un’interrogazione o di un compito in classe, o non si è mai fatto prendere dal panico di fronte alle domande di un docente? E quante volte ci sarà capitato di leggere e rileggere un capitolo di un libro di testo senza riuscire a capirne o a ricordarne il contenuto?
Con il dott. Alessandro Bartoletti (Sabato 18 gennaio alle ore 20.30 presso l’auditorium del nostro Istituto) affronteremo il problema della performance scolastica indicando le strategie per imparare a imparare. Insomma, presenteremo un «armamentario» di soluzioni terapeutiche efficaci che, applicate ai problemi di studio, contribuiscono alla nascita di un vero e proprio studente strategico.
http://www.ic2arzignano.it/lautore-a-acuola-incontro-con-a-bartoletti/
Psicotrappole
“Esistono tanti disagi psicologici quanti se ne possono inventare. Tuttavia ognuna di queste sofferenze ha una sua via d’uscita. Infatti, così come siamo bravi a costruire le nostre «psicotrappole», altrettanto possiamo esserlo a realizzare le nostre «psicosoluzioni». Oltre venticinque anni di attività terapeutica e circa ventimila casi trattati con successo mi hanno portato alla convinzione che gli esseri umani, nella loro capacità di crearsi difficoltà o vere e proprie patologie, vadano ben oltre la fantasia più fervida ma, al tempo stesso, sono in grado di effettuare cambiamenti tanto imprevisti quanto straordinari. In altri termini, la loro disastrosa attitudine a complicarsi la vita corrisponde alla meravigliosa capacità di trasformare i limiti in risorse e i problemi in soluzioni. […]”
leggete le prime 13 pagine del libro
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DALL’AMERICA ARRIVA UNA CULTURA IN PILLOLE PER LA MENTE
DALL’AMERICA ARRIVA UNA CULTURA IN PILLOLE PER LA MENTE.
Ecco le obiezioni del Direttore del Centro di Terapia Strategica
SCIENZE – IL VENERDI DI REPUBBLICA
STA PER USCIRE IL NUOVO MANUALE STATISTICO DIAGNOSTICO, BIBBIA DEGLI PSICHIATRI, MA NON SOLO. ED E’ SEMPRE PIU’ A FAVORE DEI FARMACI. ECCO LE OBIEZIONI DI UNO PSICOTERAPEUTA ITALIANO: il Prof. Giorgio Nardone.
La cura della mente sarà sempre più racchiusa in un flacone? E’ il dubbio che viene analizzando la quinta edizione del Dsm, il manuale statistico-diagnostico redatto dall’American Psychiatric Association, che influisce sulla formazione di psichiatri e psicologi clinici di tutto il mondo e che sarà pubblicato in primavera.
«In effetti il Dsm-5 è ancora più sbilanciato delle edizioni precedenti verso la statistica e la farmacologia» dice Giorgio Nardone psicoterapeuta direttore della scuola di specializzazione post-universitaria di psicoterapia ad Arezzo. «L’esempio lampante è uno dei nuovi ingressi nel Dsm: il “disturbo di ipersessualità”. Si considera che in media una coppia sana sopra i 40 anni abbia 2-3 rapporti alla settimana, chi ha una frequenza maggiore viene etichettato dal Dsm-5 come affetto dal “disturbo ipersessuale”. In pratica la statistica, da strumento per trattare i dati, assurge a metodo diagnostico: si fa passare cioè la quantità per la qualità». »»» continua »»»
» Scarica il file PDF e continua a leggere l’articolo di Giuliano Aluffi, pubblicato su “SCIENZE – IL VENERDI DI REPUBBLICA” del 25.01.2013, a questo link: http://www.centroditerapiastrategica.org/allegati_rassegna/ven-repubblia-25012013.pdf?167910014
Come vincere le ossessioni che ci rendono schiavi
SCIENZE – IL VENERDI DI REPUBBLICA
CHI SI LAVA TROPPO LE MANI, CHI SI STRAPPA I CAPELLI…..
MA CONTRO LE MANIE C’E’ UNA STRATEGIA SPERIMENTATA
A tutti viene ogni tanto il dubbio di non aver chiuso a chiave l’auto. Ma andare a controllare ogni dieci minuti non è sano. Così come lavarsi le mani cento volte al giorno. Eppure lo fanno in tanti: circa il 5% degli italiani adulti si rivolge allo psicoterapeuta per liberarsi dalla schiavitù dei rituali irrazionali e ripetitivi tipici del disturbo ossessivo compulsivo. Lo dice Giorgio Nardone, direttore della scuola di specializzazione post-universitaria di psicoterapia ad Arezzo, nel libro Ossessioni, compulsioni, manie.
Il disturbo più diffuso è l’impulso a lavarsi eccessivamente per il terrore di essere contaminati dalle cose con cui si entra in contatto spiega l’esperto, che negli ultimi 25 anni ha curato, attraverso le cliniche che in diverse parti del mondo applicano la sua Terapia breve strategica, oltre 15 mila pazienti. Tutto parte da un dubbio: “E se questa cosa è sporca?”. Così si comincia a ripulire un oggetto, e a lavare le parti del corpo con cui l’abbiamo toccato, e sentiamo di stare di meglio. Fin dalle prime volte, il fatto che questo “copione” che mettiamo in atto ci faccia sentire meno angosciati innesca la trappola: siccome la soluzione ci sembra efficace, la ripetiamo. Tuttavia, superata una certa soglia di ripetizioni, il comportamento diventa irrazionale e sfocia in patologia.
Come si cura? Lo psicoterapeuta dice al paziente che la prossima volta che sentirà il bisogno di lavarsi, dovrà ripetere il rituale cinque volte. Non si proibisce il rituale, ma lo si trasforma in un “contro rituale” terapeutico spiega Nardone…..