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La magia delle parole e dei gesti
2º Convegno Mondiale: La magia delle parole e dei gesti
PIÙ DI 50 RELATORI PER 5 INTENSE GIORNATE CON GLI ESPERTI PIÙ ILLUSTRI DEL MONDO
DELLA COMUNICAZIONE IN TUTTE LE SUE APPLICAZIONI
dalla neuropsicologia della comunicazione al linguaggio performativo, dalla comunicazione verbale
alle micro espressioni facciali, dal linguaggio ipnotico al linguaggio del cambiamento
VILLA VITTORIA – PALAZZO DEI CONGRESSI – FIRENZE – 15-19 OTTOBRE 2014
TUTTE LE INFO SU WWW.BSST.IT
PROGRAMMA PRELIMINARE
1° GIORNO MERCOLEDÌ 15 OTTOBRE – WORKSHOP PRE-CONVEGNO
CREDITI ECM n. 9
L’ARTE DI MENTIRE A SE STESSI E AGLI ALTRI
Giorgio Nardone |
CTS & STC Change Strategies |
Diego Ingrassia |
I&G Paul Ekman International |
Il mentire è un gioco linguistico che va imparato: prima di tutto per non
subirlo e che, comunque, eleva le capacità del singolo.
L. Wittgenstein
Il mentire è un argomento da sempre fondamentale per chi si occupa delle relazioni tra le persone. Già S. Agostino dedica a quest’argomento molta attenzione e chiarisce come l’atto del mentire a se stessi e agli altri risiede nel linguaggio, ovvero è un effetto della comunicazione.
Il mentire è da sempre considerato pregiudizialmente qualcosa di colpevole ma questo è lecito pensarlo solo quando il mentire è consapevole, intenzionale e diretto ad uno scopo manipolatorio. Pertanto la stragrande maggioranza delle forme del mentire, come gli autoinganni, il mentire consolatorio, il mentire terapeutico, il mentire educativo e quello in amore sono da considerarsi al di fuori persino della condanna etico morale.
Se poi osserviamo le cose dal punto di vista pragmatico e, consideriamo come oltre il 65% delle interazioni comunicative tra le persone sono non veritiere se non vere e proprie bugie e se riflettiamo sul fatto che la nostra natura ci impone costanti autoinganni percettivi, cosi come la nostra cultura e le nostre conoscenze ce ne impongono di cognitivi e comportamentali, il mentire a se stessi e agli altri diviene uno dei fondamentali ambiti di studio e di applicazione.
Lavorare con pazienti che nutrono le loro patologie sulla base dei loro auto inganni disfunzionali, infatti, prevede un intervento che trasformi il funzionamento di questi mutandoli in terapeutici, così come in ambiti non clinici frequentemente il mentire benevolo rappresenta uno strumento strategico.
Possedere gli strumenti per discriminare tra dichiarazioni corrispondenti alle realtà e racconti ingannevoli, tra espressioni emozionali genuine e manifestazioni fittizie, rappresenta una esigenza sempre più forte in una pluralità di contesti differenti: nella medicina e psicologia, nel mondo investigativo, della sicurezza, peritale, forense, etc.
Pertanto conoscere e saper utilizzare l’arte di mentire a se stessi e agli altri rappresenta una competenza e una abilità ineludibile per tutti coloro che lavorano sul cambiamento sia terapeutico che strategico.
con Giorgio Nardone apprenderemo:
L’arte del mentire a se stessi e agli altri come strumento d’intervento
- il mentire a se stessi: trasformare gli autoinganni da disfunzionali in funzionali
- tipologie di autoinganno e disturbi psichici e comportamentali
- autoinganni e dinamiche relazionali
- autoinganni e blocchi della performance
- le forme del mentire agli altri benevole: il mentire strategico, terapeutico, consolatorio ed educativo.
Riconoscere il mentitore e Pragmatica del mentire
- Le forme elementari del mentire e le tecniche avanzate
- Descrizioni dettagliate e argomentazioni verosimili
- Miscelare verità e menzogna
- Recitare la menzogna
Manipolare il mentitore
- Il colloquio confusivo: assecondare la menzogna per farla collassare
- Il saggio che si finge stolto
- Mentire dicendo la verità
- Dire la verità mentendo
- Esercitarsi su casi reali
con Diego Ingrassia potremo:
- approcciare il metodo scientifico di Paul Ekman nella ricerca degli indizi di credibilità e menzogna
- attuare una distinzione strutturale tra una storia reale e una storia inventata
- conoscere gli errori più comuni in corso di valutazione e i falsi miti nella comunicazione non verbale
- acquisire il metodo di osservazione dei 5 canali della comunicazione
- riconoscere le emozioni celate attraverso la lettura delle micro-espressioni facciali
- implementare la capacità di ascolto contestuale
- esercitarti su casi reali
Come è usuale prassi, per entrambi i relatori, il lavoro sarà basato su una costante interazione con i partecipanti anche attraverso dimostrazioni dirette dell’intervento con volontari dal pubblico.
Orario dei lavori:
09.00 | Registrazione dei partecipanti |
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10.00 | Apertura dei lavori |
11.15 | Coffee break |
13.00 | Pausa pranzo |
14.30 | Apertura dei lavori |
16.15 | Coffee break |
18.30 | Fine dei lavori |
Lingua: |
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Il Workshop Pre-Convegno sarà tradotto in modalità consecutiva Italiano/Inglese e Inglese/Italiano. |
2° GIORNO GIOVEDI’ 16 OTTOBRE Programma provvisorio
CREDITI ECM n. 1.8
09.00 | Saluti Autorità e apertura dei lavori |
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09.30 | Relazione introduttiva: a cura del Coordinatore del Brief Strategic and Systemic World Network, Prof. G. Nardone. |
“ La comunicazione performativa. La pragmatica dall’antichità ai giorni nostri. Strategie dell’argomentazione. La strutturazione delle forme del comunicare. La gestione del linguaggio non verbale e para verbale. Persuadere, convincere, manipolare.” |
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Chairman: Prof. Saulo Sirigatti | |
10.30 | Relazione: “Origini ed evoluzioni del linguaggio ipnotico indiretto: metafore linguistiche e somatiche per il cambiamento dell’individuo e dei suoi sistemi.” Prof. C. Loriedo |
11.15 | Relazione: “Le logiche dell’agire pragmatico. Sistemi percettivi reattivi e relazioni interpersonali funzionali e disfunzionali. Dal sano al patologico come effetto del comunicare.” Prof. J.J. Wittezaele |
11.45 | Relazione: “Umorismo e provocazione e loro effetti nella relazione terapeutica” Prof. Stefan Geyerhofer |
12.15 | Relazione: “Le emozioni e la loro funzione evolutiva. Lo stato dell’arte sugli studi di Paul Ekman e sulla fisiologia delle emozioni. Ricerche e nuovi orizzonti di applicazione.” Diego Ingrassia |
Chairman: Prof. Enrico Molinari | |
13.00 | Panel: “L’arte della ristrutturazione: tecniche per condurre l’interlocutore a cambiare il suo punto di vista, le sue prospettive e le sue azioni.” Dr. B. Anger-Diaz, Prof. J.J. Wittezaele, Prof. G. Nardone, Prof. M. Elkaim, Prof. S. Geyehofer . |
14.30 | Panel: “L’arte del prescrivere: la comunicazione ingiuntiva, modalità linguistiche verbali e non verbali per indurre il paziente a seguire le indicazioni terapeutiche” Dr. C. Hybarger, Prof. C. Loriedo, Prof. G. Nardone. |
16.00 | Panel: “L’arte del Dialogare strategicamente: strutturare domande discriminanti, orientanti, ad illusione di alternativa. Parafrasare ridefinendo ed evocando. Accordare i cambiamenti piuttosto che prescriverli.” Prof. J.J. Wittezaele, Prof. G. Nardone, Dr. Birkàs Dezsöe K. |
Chairman: Prof. Pio Enrico Ricci Bitti | |
17.00 | COMUNICAZIONI SELEZIONATE DAL COMITATO SCIENTIFICO: presentazioni di singoli casi risolti con tecniche innovative. |
18.45 | Visita guida ai Poster |
19.00 | CHIUSURA LAVORI |
3° GIORNO VENERDI’ 17 OTTOBRE
CREDITI ECM n. 1.8
Chairman: Prof. Alessandro Salvini | ||
09.00 | Relazione/Demo: “I sentimenti del terapeuta come un asset nella psicoterapia sistemica.” Prof. M. Elkaim |
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09.30 | Presentazione: Tecniche di comunicazione verbale e non verbale all’interno dell’approccio ipno sistemico. Dr. G. Schmidt |
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10.00 | Presentazione: “Pragmatica della comunicazione nella Cyberterapia: come utilizzare strategicamente la nuova tecnologia per lavorare con i clienti.” Dr. T. Garcia Rivera |
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10.30 | Presentazione: “Lo stile narrativo del gruppo strategico integrato: strumenti per una conduzione efficace” Dr. G. Celia |
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11.00 | Presentazione: “Come si deve comunicare oggi come oggi?” Dr. G. Gulotta |
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11.30 | Relazione: “Attivazione e utilizzo terapeutico del linguaggio analogico interno.” Dr. I. Hoffmann-Bisinger |
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12.00 | Relazione: “L’esperienza emozionale correttiva: una psicoterapia sistemica integrata per i disturbi della comunicazione in età evolutiva.” Dr. Salvatore Gentile |
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12.30 | Video: “A lezione dai grandi maestri D.D. Jackson, J. Weakland, P. Watzlawick: video inediti di casi trattati.” Commenti di Dr. B. Anger-Diaz, W. Ray, G. Nardone, S. Geyehofer , T. Garcia Rivera , J.J. Wittezaele, M. Elkaim |
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14.30 | video: “Tecniche avanzate di dialogo strategico: video di un caso esemplare di G. Nardone.” commenti di J.J. Wittezaele e M. Elkaim. |
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Chairman: Prof. Pio Enrico Ricci Bitti | ||
15.30 | Presentazione Corale: “Le differenti modalità comunicative per il trattamento delle diverse forme di psicopatologie” Strategic Therapy Center TEAM: Prof. G. Nardone, Dr. G. Aloe, Dr. E. Balbi, Dr. A. Bartoletti, Dr. M. Bartoletti, , Dr. F. Cagnoni, Dr. M. Chiodini, Dr. D. Crippa, Dr. S. De Antoniis, Dr. O. Igochina, Dr. R. Milanese, Dr. P. Mordazzi, Dr. C. Moretto, Dr. E. Muriana, Dr. J.Pascual Guiteras, Dr. L. Pettenò, Dr. C. Portelli, Dr Chiara Ratto, Dr. B. Skorjanec, Dr. A. Vallarino, Dr. T. Verbitz , Dr. L. Velarde.
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18.00 | Relazione: “Danzare tra rigore e flessibilità: regolare la comunicazione e la relazione terapeutica sulla base delle differenze individuali oltre alla tipologia di disturbo. ” Prof. G. Nardone |
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19.00 | CHIUSURA LAVORI | |
21.00 | Cena “PROBLEM VS SOLUTION” a sostegno della ONLUS Nardone-Watzlawick |
4° GIORNO SABATO 18 OTTOBRE
CREDITI ECM n. 9
AREA RICERCA | |
9.00 | Dublin Project: studi controllati sulla efficacia ed efficienza della TBS su depressione post natale, bulimia nervosa e DOC. Dr. P. Gibson |
9.30 | Stratob project: follow up a distanza di tempo, verifica risultati comparati nel trattamento del binge eating tra terapia breve strategica e terapia cognitivo comportamentale. Dr. G. Castelnuovo |
10.00 | Studio neuro-scientifico del disturbo ossessivo compulsivo e del suo cambiamento terapeutico attraverso l’impiego della risonanza magnetica 7 tesla. Prof. V. Tombolini, Prof. G. Nardone, Dr. S. De Antoniis. |
10.30 | Strategic Diagnosis Inventory (SDI): presentazione del primo questionario strategico per la diagnosi operativa e la misurazione dell’efficacia terapeutica. Dr. A. Bartoletti |
11.00/13.00 | COMUNICAZIONI SELEZIONATE DAL COMITATO SCIENTIFICO: presentazioni di singoli casi risolti con tecniche innovative |
IL POTERE DELLA COMUNICAZIONE E RELAZIONE NEI CONTESTI SOCIALI, ORGANIZZATIVI, MANAGERIALI E AZIENDALI |
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13.00 | “Comunicazione e relazione strategica nei contesti sociali.” Moira Chiodini, Patrizia Meringolo |
13.30 | “Il potere della comunicazione all’interno delle istituzioni pubbliche.” Simone Tani, Dirigente Comune Firenze |
14.00 | “Comunicare efficacemente nella relazione di aiuto.” R. Prato Previde |
14.30 | “La magia delle parole e dei gesti nella formazione dei futuri leader dell’Esercito Italiano.” Colonnello Domenico Roma, Capo Agenzia Sociopsicologia e Comunicazione in servizio di Stato Maggiore Accademia Militare di Modena |
15.00 | “Uscire dalle psico-trappole aziendali con la comunicazione strategica.” R. Prato Previde Consulente STC Change Strategies |
15.30 | “Pilotare il cambiamento. L’uso della comunicazione per conoscere dove andare e come farlo.” Susanna Mazzeschi , Testimonial: Fausto Caravello, responsabile Formazione Selezione e Sviluppo Persone di Iper La grande I |
16.00 | “La comunicazione medico paziente.” Roberta Milanese, Simona Milanese |
16.30 | “Leadership strategica: il potere della comunicazione carismatica.” Paolo Mordazzi, Testimonial: Arnaldo Aiolfi , Direttore Prodotto Club Med South Europe |
17.00 | “Il potere di comunicare strategicamente per la gestione dei conflitti nei passaggi generazionali.” M. Cristina Nardone, Amministratore delegato e consulente STC Change Strategies |
17.30 | Comunicazione Strategica: “moltiplicatore di potenza formativa” Maggiore Marco Granari, Istituto Superiore di Stato Maggiore Interforze-ISSMI. |
18.00 | “Da venditore a persuasore, partire dopo per vendere prima: il potere delle parole.” Donato Frigotto |
21.00 | CHIUSURA LAVORI |
ore 21,00 CENA DI GALA
con premiazione al miglior Poster, miglior Comunicazione del convegno
5° GIORNO DOMENICA’ 19 OTTOBRE
CREDITI ECM n. 9
LA MAGIA DELLE PAROLE E DEI GESTI NEL COACHING
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9.00 | “Da dove si inizia? Modi diversi e strade diverse del Coaching” Claudio Belotti |
9.30 | “Linguaggio e logica nell’intervento organizzativo: magia ed etica del cambiamento.” Paolo Carmassi |
10.00 | “Realizzare un Assessment in un singolo incontro. Giorgio Nardone |
10.30 | “Team coaching strategico” R. Prato Previde |
11.00 | “La gestione delle risorse umane attraverso il colloquio strategico” Salvatore D’Andrea, Gestione Risorse Umane banca CREDEM |
11.30 | “L’allineamento degli obiettivi personali e aziendali in una epoca di iper-competitività per mantenere la performance” Sebastiano Zanolli |
12.00 | “Il Coaching strategico mascherato da formazione: superare i limiti, gestire il proprio talento per una leadership tutta femminile.” Stefano Bartoli |
12.30 | “Cambiare la percezione di top manager bloccati nelle psicotrappole dei propri successi” M. Cristina Nardone, Testimonial: Marco Scippa, Human Resources Director, Vitec Group plc |
13.00/15.00 | COMUNICAZIONI SELEZIONATE DAL COMITATO SCIENTIFICO: presentazioni di singoli casi risolti con tecniche innovative. |
15.00 | “Guidare ex Direttori Generali ad un nuovo progetto di vita professionale: il self management strategico per la peak performance” Elisa Balbi, M. Cristina Nardone |
15.30 | “Leadership, carisma ed etica: performance militare versus performance aziendale” Franco Angioni, Generale di Corpo d’Armata |
16.00 | “Dal corpo alla mente: guidare l’atleta a superare i limiti fisici attraverso la comunicazione applicata al biofeedback tecnologico” Enrico De Martino, Giorgio Nardone |
16.30 | “Game over: la comunicazione occulta nella performance artistica.” Francesco Tesei |
17.00 | “Il linguaggio del cambiamento nelle scienza della performance” Giorgio Nardone |
18.30 | CHIUSURA LAVORI |
MARIJUANA: DA ANSIOLITICO AD ANSIOGENO
MARIJUANA: DA ANSIOLITICO AD ANSIOGENO
MARIJUANA: DA ANSIOLITICO AD ANSIOGENO
Un gruppo internazionale di ricercatori guidato dalla Vanderbilt University ha scoperto i recettori dei cannabinoidi nel nucleo centrale dell’amigdala attraverso i quali la marijuana esercita i suoi effetti nella regolazione dell’ansia.
La scoperta, pubblicata sulla rivista Neuron, potrebbe contribuire a spiegare perché i consumatori di marijuana dicono di farlo principalmente per ridurre l’ansia.
I ricercatori hanno anche dimostrato, per la prima volta, come le cellule nervose in questa parte del cervello producono e rilasciano i propri endocannabinoidi naturali.
Ma attenzione, se i cannabinoidi “esogeni” della marijuana possono ridurre l’ansia, l’uso cronico del farmaco deprime i recettori, con una crescita paradossale dell’ansia.
Articolo completo su: Neuron, Volume 81, Issue 5, 1111-1125, 5 March 2014.
CANDY CRASH: PLAY IT AGAIN
CANDY CRASH: PLAY IT AGAIN
SUPERARE LA FRUSTRAZIONE PORTA SOLLIEVO
“Quando si raggiunge l’apice della frustrazione, Candy Crush offre un modo per sconfiggerla e provare sollievo e soddisfazione”, spiega ora Nicole Lazzaro, inventrice e ricercatrice del gioco, al quotidiano londinese Financial Times. E il segreto del successo del giochino è proprio questo cocktail di frustrazione seguita da profonda gratificazione. Non sono sensazioni scatenate a caso. La frustrazione, osserva l’ideatrice di Candy Crush, è una delle quattro emozioni che ogni gioco di questo genere deve mettere in moto. Le altre tre sono curiosità, desiderio e divertimento.
“Quando impari ad azionare i tuoi responsi pavloviani nel modo giusto, – dice Mathias Crawford, che insegna “game design” (come disegnare un gioco) alla Stanford University – sei inevitabilmente portato a rispondervi”. Cioè a continuare a giocare. E a fare guadagnare sempre più soldi ai creatori del giochino che sta conquistando la terra.
E’ questo il segreto commerciale dietro il successo planetario di Candy Crush. Un segreto con una base psico-scientifica, che ora viene illustrato in apposite classi su e giù per la Silicon Valley californiana, dove altri protagonisti della rivoluzione digitale lo studiano attentamente con l’obiettivo di imitarlo.
Articolo completo su Financial Times: http://www.ft.com/cms/s/2/09c98cea-b025-11e3-8efc-00144feab7de.html#axzz2x0Mrc5td
DSM V
«Come già aveva scritto Kafka, è più facile prescrivere delle ricette, fare delle diagnosi, che non invece ascoltare chi sta male, perché quest’ultima cosa esige tempo, esige attenzione, esige riflessione»: dal suo studio di Novara, Eugenio Borgna commenta così la quinta edizione del manuale di riferimento per la salute mentale nel mondo: il cosiddetto “Dsm”. Firmato dall’ American Psychiatric Association, il tomo che classifica l’animo umano in oltre 300 potenziali disturbi arriverà in Italia il 28 marzo, tradotto da Raffaello Cortina .
«La fame di ricette semplici trova nel Dsm-5 la sua epifania più sconvolgente».
Dopo tredici anni di lavoro e decine di migliaia di esperti coinvolti in studi e conferenze, i guru statunitensi della mente hanno stabilito «un linguaggio comune» per definire i nuovi «standard» con cui «la vita di milioni di individui» può essere compresa nelle sue patologie (parole del presidente del progetto, David Kupfer) mettendo nero su bianco quali sofferenze possono essere chiamate «disturbi» e quali no, da quali avvisaglie possiamo capire se un bambino è iperattivo o un amico depresso, secondo quali test (sì, ci sono anche i questionari a crocette) la nostra ansia andrebbe curata con un blister oppure la timidezza che mostriamo in pubblico avrebbe bisogno di una terapia. Uno strumento apprezzato, utile, usato. Ma anche oggetto di profonde critiche.
Cosa c’è che non va nel manuale?
«Le premesse. Queste tavole chiedono che tutti guardino con gli stessi occhi gli stessi sintomi. Sintomi che si dovrebbero ripetere identici in ogni parte del mondo. Ma la tristezza, l’angoscia, la colpa, la volontà di morire, le esperienze dell’animo umano non possono essere classificate come se si trattasse di una pancreatite. Non basta riconoscere dei segni esteriori, dei comportamenti evidenti, per stabilire cosa sta succedendo in quell’interiorità. Queste tavole finiscono per escludere a priori l’unico elemento che conta davvero quando si tratta di fare una diagnosi psichiatrica: la soggettività».
Puoi trovare l’articolo completo su L’Espresso.
10 REGOLE X 1 AMORE
10 regole x 1 amore #10regolex1amore pic.twitter.com/mgfSqRFsNr
— marcopagliai (@psicostrategica) March 13, 2014
http://www.spaziocasafiera.it/index.php/programma
Psicologo-Psicoterapeuta Marco Pagliai
Psicologa Maria Elena Centomo
a cura di Vinicio Mascarello Wedding EMOTIONAL Planner
in collaborazione con Fiera di Vicenza