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Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Breve Strategica

(CTS) Centro di Terapia Strategica, oggi Scuola quadriennale e riconosciuta dal M.I.U.R. è stato fondato nel 1987 per volontà di Giorgio Nardone e Paul Watzlawick, con l’intento di evolvere l’approccio alla psicoterapia della cosiddetta Scuola di Palo Alto in direzione della formulazione di un modello ancor più efficace ed efficiente, in grado anche di essere applicato in maniera specifica alle differenti varianti di psicopatologia…..

FORMAZIONE STC: Corsi in Start up
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Il Counseling
Breve Strategico in Azione

Date in start up
» MILANO – Sabato 22 Novembre 2014
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» VERONA – Sabato 22 Novembre 2014
» BOLOGNA – Sabato 13 Dicembre 2014
» ROMA – Sabato 22 Novembre 2014

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L’Arte di Comunicare Strategicamente al pubblico, telefono via email

Date in start up
» ROMA – Sabato 08 Novembre 2014​

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Scuola di specializzazione in Comunicazione, problem solving e Coaching Strategico

Date in start up
– AREZZO – Sabato 17 Gennaio 2015

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Master di 2° livello in Psicologia Clinica Strategica

Date in start up
» MILANO – Sabato 22 Novembre 2014
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» VERONA – Domenica 14 Dicembre 2014
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» BOLOGNA – Domenica 16 Novembre 2014
» ROMA – Domenica 14 Dicembre 2014

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Master di Alta Formazione in Psicoterapia Breve Strategica
con 50 crediti ECM

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» MILANO – Sabato 22 Novembre 2014
» TORINO – Domenica 14 Dicembre 2014
» VERONA – Domenica 14 Dicembre 2014
» PADOVA – Domenica 14 Dicembre 2014
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Intensive Training in Psicologia Clinica Strategica negli ambiti Educativi

Intensive Training in Psicologia Clinica Strategica negli ambiti Educativi

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» PADOVA – Domenica 23 Novembre 2014

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IL MATRIMONIO FA BENE ALLA SALUTE?

Sposarsi fa bene e da serenità? La psicoterapeuta e sussuologa Giuliana Proietti ha cercato di rispondere a questo quesito nell’articolo apparso sull’Uffington Post.

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Nonostante sia da molto tempo che si studia la vita di coppia e che la maggior parte di questi studi mostri che gli sposati sono in migliori condizioni fisiche rispetto ai non sposati, l’autrice ritiene sarebbe sbagliato concludere che il matrimonio sia di per sé un elisir di lunga vita.

Potrebbe infatti essere il matrimonio a rendere le persone più felici, ma è anche possibile che le persone che si sposano godano già di uno stato di salute migliore, rispetto a chi non si sposa. E’ la stessa cosa che succede quando si mettono a confronto i dati su stato anagrafico e disoccupazione: una ricerca mostra che i celibi sono maggiormente soggetti alla perdita del lavoro. Dunque è il matrimonio che protegge le persone dalla disoccupazione? No: secondo i ricercatori gli sposati sono coloro che avevano già in partenza una condizione socio-economica privilegiata rispetto ai singles e dunque è grazie ad essa che perdono il lavoro meno degli altri.

Resta il fatto che, al di là delle possibili interpretazioni, i dati indicano chiaramente che le persone sposate hanno minori probabilità di contrarre la polmonite, di subire un intervento chirurgico, di sviluppare il cancro o avere un infarto, corrono un minore rischio di ammalarsi di demenza senile, di morire di morte violenta come in un incidente o in un omicidio, ecc. ecc.

Ma in realtà, analizzando meglio i dati, ci si accorge che i matrimoni che migliorano la qualità della vita sono quelli felici, non tutti i matrimoni, in generale.

L’autrice conclude il suo articolo asserendo che a suo avviso non sia l’istituzione matrimoniale in sé a renderci felici e in buona salute, ma la possibilità di vivere una vita in condizioni di serenità, tranquillità e soddisfazione. Per questo, ritiene sia importante adoperarsi per una corretta scelta del/della partner, perché essa è poi determinante per la qualità della vita delle persone e per la loro salute.

Anche dopo aver scelto la persona giusta però, è importante curare il proprio rapporto di coppia, perché non si deteriori con il trascorrere del tempo.

MEGLIO UN PESCE OGGI CHE…

Un uomo d’affari vide con fastidio che il pescatore, sdraiato accanto alla propria barca fumava tranquillamente la pipa.

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– Perché non stai pescando? Domando l’uomo d’affari
– Perché ho già pescato abbastanza pesce per tutto il giorno.
– Perché non ne peschi ancora?
– E cosa ne farei?
– Guadagneresti più soldi. Allora potresti avere un motore da attaccare alla barca per andare al largo e pescare più pesci. Così potresti avere più denaro per acquistare una rete di nailon, e avendo più pesca avresti più denaro. Presto avresti tanto denaro da poterti comprare due barche o addirittura una flotta. Allora potresti essere ricco come me.
– E a quel punto cosa farei?
– Potresti rilassarti e goderti la vita.
– Cosa credi che stia facendo ora?

(tratto da “Elogio alla Semplicità” di John Lane, edizioni Il Libraio delle Stelle)

STUDENTI: MEGLIO DORMIRCI SU

Cari studenti, questi sono tempi di vacanza, mare, sole, spiaggia, amici… ma per chi di voi, invece, fosse ancora alle prese con lo studio sappia che dormire male anche solo una notte puo’ avere effetti drammatici sulla memoria!

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Da uno studio della Michigan State University e della University of California, pubblicato sulla rivista Psychological Science, è emerso che persone private del sonno anche una sola notte sono piu’ propense a confondere e sbagliare i ricordi dei dettagli di un furto simulato in una serie di immagini. La memoria distorta puo’ avere gravi conseguenze in settori come la giustizia penale, in cui gli errori di identificazione dei testimoni oculari sono considerati la causa principale delle condanne ingiuste negli Stati Uniti. Per arrivare a queste conclusioni gli scienziati hanno tenuto svegli un gruppo di persone e quelle che hanno fatto 5 o meno ore di sonno erano piu’ propensi a confondere i dettagli di un evento rispetto alle persone ben riposate.

Chiare le implicazioni per quanto attiene l’attendibilità dei testimoni coinvolti in procedimenti penali. Ma importante da conoscere anche per voi studenti. Meglio una notte di studio prima dell’esame o “dormirci su'”?

Buona estate.

PS: da utilizzarsi anche quando i genitori ti scoprono appisolato sui libri!

http://www.agi.it/salute/notizie/psicologia_dormire_male_puo_compromettere_ricordi-201407221340-hpg-rsa1019

VUOI COMBATTERE LA DEPRESSIONE? VIVI IN SARDEGNA

Chi vive in Sardegna è dotato delle armi adatte per combattere la depressione.

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=1Yh6ebJS5xY]

A svelare ciò che molti probabilmente già intuivano è stato uno studio pubblicato sulla rivista Applied Research in Quality of Life da Maria Chiara Fastame e Maria Pietronilla Penna, ricercatrici dell’Università di Cagliari, insieme a Paul Hitchcott, esperto della britannica Southampton Solent University, secondo cui gli abitanti più anziani della Sardegna godono di uno stato di salute psicologico migliore rispetto ai coetanei residenti in Lombardia.

Lo studio ha coinvolto 191 individui di età compresa tra i 60 e i 99 anni residenti a Sassari, nella Barbagia, nell’Ogliastra o in zone rurali della Lombardia.

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Ne è emerso che lo stile di vita sardo vince su quello lombardo: in Sardegna si sono riscontrati minori livelli di depressione e una maggiore soddisfazione personale; al contrario, gli anziani che vivono i Lombardia si trovano più spesso a dover combattere contro la depressione.

Sulla base di questi risultati Fastame e colleghi hanno concluso che

la tendenza ad invecchiare in modo più positivo è più evidente in Sardegna, soprattutto nelle aree rurali, dove il mantenimento di uno stato sociale adeguato e dell’attività fisica aiuta a garantire un livello positivo di salute mentale da anziani.

 

Per approfondimenti: http://www.eurekalert.org/pub_releases/2014-05/s-bsp052214.php

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