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https://youtu.be/ijH-zDO6WTc
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Sposarsi fa bene e da serenità? La psicoterapeuta e sussuologa Giuliana Proietti ha cercato di rispondere a questo quesito nell’articolo apparso sull’Uffington Post.
Nonostante sia da molto tempo che si studia la vita di coppia e che la maggior parte di questi studi mostri che gli sposati sono in migliori condizioni fisiche rispetto ai non sposati, l’autrice ritiene sarebbe sbagliato concludere che il matrimonio sia di per sé un elisir di lunga vita.
Potrebbe infatti essere il matrimonio a rendere le persone più felici, ma è anche possibile che le persone che si sposano godano già di uno stato di salute migliore, rispetto a chi non si sposa. E’ la stessa cosa che succede quando si mettono a confronto i dati su stato anagrafico e disoccupazione: una ricerca mostra che i celibi sono maggiormente soggetti alla perdita del lavoro. Dunque è il matrimonio che protegge le persone dalla disoccupazione? No: secondo i ricercatori gli sposati sono coloro che avevano già in partenza una condizione socio-economica privilegiata rispetto ai singles e dunque è grazie ad essa che perdono il lavoro meno degli altri.
Resta il fatto che, al di là delle possibili interpretazioni, i dati indicano chiaramente che le persone sposate hanno minori probabilità di contrarre la polmonite, di subire un intervento chirurgico, di sviluppare il cancro o avere un infarto, corrono un minore rischio di ammalarsi di demenza senile, di morire di morte violenta come in un incidente o in un omicidio, ecc. ecc.
Ma in realtà, analizzando meglio i dati, ci si accorge che i matrimoni che migliorano la qualità della vita sono quelli felici, non tutti i matrimoni, in generale.
L’autrice conclude il suo articolo asserendo che a suo avviso non sia l’istituzione matrimoniale in sé a renderci felici e in buona salute, ma la possibilità di vivere una vita in condizioni di serenità, tranquillità e soddisfazione. Per questo, ritiene sia importante adoperarsi per una corretta scelta del/della partner, perché essa è poi determinante per la qualità della vita delle persone e per la loro salute.
Anche dopo aver scelto la persona giusta però, è importante curare il proprio rapporto di coppia, perché non si deteriori con il trascorrere del tempo.
Un uomo d’affari vide con fastidio che il pescatore, sdraiato accanto alla propria barca fumava tranquillamente la pipa.
– Perché non stai pescando? Domando l’uomo d’affari
– Perché ho già pescato abbastanza pesce per tutto il giorno.
– Perché non ne peschi ancora?
– E cosa ne farei?
– Guadagneresti più soldi. Allora potresti avere un motore da attaccare alla barca per andare al largo e pescare più pesci. Così potresti avere più denaro per acquistare una rete di nailon, e avendo più pesca avresti più denaro. Presto avresti tanto denaro da poterti comprare due barche o addirittura una flotta. Allora potresti essere ricco come me.
– E a quel punto cosa farei?
– Potresti rilassarti e goderti la vita.
– Cosa credi che stia facendo ora?
(tratto da “Elogio alla Semplicità” di John Lane, edizioni Il Libraio delle Stelle)
PIÙ DI 50 RELATORI PER 5 INTENSE GIORNATE CON GLI ESPERTI PIÙ ILLUSTRI DEL MONDO
DELLA COMUNICAZIONE IN TUTTE LE SUE APPLICAZIONI
dalla neuropsicologia della comunicazione al linguaggio performativo, dalla comunicazione verbale
alle micro espressioni facciali, dal linguaggio ipnotico al linguaggio del cambiamento
Giorgio Nardone |
CTS & STC Change Strategies |
Diego Ingrassia |
I&G Paul Ekman International |
Il mentire è un gioco linguistico che va imparato: prima di tutto per non
subirlo e che, comunque, eleva le capacità del singolo.
L. Wittgenstein
09.00 | Registrazione dei partecipanti |
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10.00 | Apertura dei lavori |
11.15 | Coffee break |
13.00 | Pausa pranzo |
14.30 | Apertura dei lavori |
16.15 | Coffee break |
18.30 | Fine dei lavori |
Lingua: |
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Il Workshop Pre-Convegno sarà tradotto in modalità consecutiva Italiano/Inglese e Inglese/Italiano. |
09.00 | Saluti Autorità e apertura dei lavori |
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09.30 | Relazione introduttiva: a cura del Coordinatore del Brief Strategic and Systemic World Network, Prof. G. Nardone. |
“ La comunicazione performativa. La pragmatica dall’antichità ai giorni nostri. Strategie dell’argomentazione. La strutturazione delle forme del comunicare. La gestione del linguaggio non verbale e para verbale. Persuadere, convincere, manipolare.” |
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Chairman: Prof. Saulo Sirigatti | |
10.30 | Relazione: “Origini ed evoluzioni del linguaggio ipnotico indiretto: metafore linguistiche e somatiche per il cambiamento dell’individuo e dei suoi sistemi.” Prof. C. Loriedo |
11.15 | Relazione: “Le logiche dell’agire pragmatico. Sistemi percettivi reattivi e relazioni interpersonali funzionali e disfunzionali. Dal sano al patologico come effetto del comunicare.” Prof. J.J. Wittezaele |
11.45 | Relazione: “Umorismo e provocazione e loro effetti nella relazione terapeutica” Prof. Stefan Geyerhofer |
12.15 | Relazione: “Le emozioni e la loro funzione evolutiva. Lo stato dell’arte sugli studi di Paul Ekman e sulla fisiologia delle emozioni. Ricerche e nuovi orizzonti di applicazione.” Diego Ingrassia |
Chairman: Prof. Enrico Molinari | |
13.00 | Panel: “L’arte della ristrutturazione: tecniche per condurre l’interlocutore a cambiare il suo punto di vista, le sue prospettive e le sue azioni.” Dr. B. Anger-Diaz, Prof. J.J. Wittezaele, Prof. G. Nardone, Prof. M. Elkaim, Prof. S. Geyehofer . |
14.30 | Panel: “L’arte del prescrivere: la comunicazione ingiuntiva, modalità linguistiche verbali e non verbali per indurre il paziente a seguire le indicazioni terapeutiche” Dr. C. Hybarger, Prof. C. Loriedo, Prof. G. Nardone. |
16.00 | Panel: “L’arte del Dialogare strategicamente: strutturare domande discriminanti, orientanti, ad illusione di alternativa. Parafrasare ridefinendo ed evocando. Accordare i cambiamenti piuttosto che prescriverli.” Prof. J.J. Wittezaele, Prof. G. Nardone, Dr. Birkàs Dezsöe K. |
Chairman: Prof. Pio Enrico Ricci Bitti | |
17.00 | COMUNICAZIONI SELEZIONATE DAL COMITATO SCIENTIFICO: presentazioni di singoli casi risolti con tecniche innovative. |
18.45 | Visita guida ai Poster |
19.00 | CHIUSURA LAVORI |
Chairman: Prof. Alessandro Salvini | ||
09.00 | Relazione/Demo: “I sentimenti del terapeuta come un asset nella psicoterapia sistemica.” Prof. M. Elkaim |
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09.30 | Presentazione: Tecniche di comunicazione verbale e non verbale all’interno dell’approccio ipno sistemico. Dr. G. Schmidt |
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10.00 | Presentazione: “Pragmatica della comunicazione nella Cyberterapia: come utilizzare strategicamente la nuova tecnologia per lavorare con i clienti.” Dr. T. Garcia Rivera |
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10.30 | Presentazione: “Lo stile narrativo del gruppo strategico integrato: strumenti per una conduzione efficace” Dr. G. Celia |
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11.00 | Presentazione: “Come si deve comunicare oggi come oggi?” Dr. G. Gulotta |
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11.30 | Relazione: “Attivazione e utilizzo terapeutico del linguaggio analogico interno.” Dr. I. Hoffmann-Bisinger |
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12.00 | Relazione: “L’esperienza emozionale correttiva: una psicoterapia sistemica integrata per i disturbi della comunicazione in età evolutiva.” Dr. Salvatore Gentile |
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12.30 | Video: “A lezione dai grandi maestri D.D. Jackson, J. Weakland, P. Watzlawick: video inediti di casi trattati.” Commenti di Dr. B. Anger-Diaz, W. Ray, G. Nardone, S. Geyehofer , T. Garcia Rivera , J.J. Wittezaele, M. Elkaim |
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14.30 | video: “Tecniche avanzate di dialogo strategico: video di un caso esemplare di G. Nardone.” commenti di J.J. Wittezaele e M. Elkaim. |
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Chairman: Prof. Pio Enrico Ricci Bitti | ||
15.30 | Presentazione Corale: “Le differenti modalità comunicative per il trattamento delle diverse forme di psicopatologie” Strategic Therapy Center TEAM: Prof. G. Nardone, Dr. G. Aloe, Dr. E. Balbi, Dr. A. Bartoletti, Dr. M. Bartoletti, , Dr. F. Cagnoni, Dr. M. Chiodini, Dr. D. Crippa, Dr. S. De Antoniis, Dr. O. Igochina, Dr. R. Milanese, Dr. P. Mordazzi, Dr. C. Moretto, Dr. E. Muriana, Dr. J.Pascual Guiteras, Dr. L. Pettenò, Dr. C. Portelli, Dr Chiara Ratto, Dr. B. Skorjanec, Dr. A. Vallarino, Dr. T. Verbitz , Dr. L. Velarde.
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18.00 | Relazione: “Danzare tra rigore e flessibilità: regolare la comunicazione e la relazione terapeutica sulla base delle differenze individuali oltre alla tipologia di disturbo. ” Prof. G. Nardone |
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19.00 | CHIUSURA LAVORI | |
21.00 | Cena “PROBLEM VS SOLUTION” a sostegno della ONLUS Nardone-Watzlawick |
AREA RICERCA | |
9.00 | Dublin Project: studi controllati sulla efficacia ed efficienza della TBS su depressione post natale, bulimia nervosa e DOC. Dr. P. Gibson |
9.30 | Stratob project: follow up a distanza di tempo, verifica risultati comparati nel trattamento del binge eating tra terapia breve strategica e terapia cognitivo comportamentale. Dr. G. Castelnuovo |
10.00 | Studio neuro-scientifico del disturbo ossessivo compulsivo e del suo cambiamento terapeutico attraverso l’impiego della risonanza magnetica 7 tesla. Prof. V. Tombolini, Prof. G. Nardone, Dr. S. De Antoniis. |
10.30 | Strategic Diagnosis Inventory (SDI): presentazione del primo questionario strategico per la diagnosi operativa e la misurazione dell’efficacia terapeutica. Dr. A. Bartoletti |
11.00/13.00 | COMUNICAZIONI SELEZIONATE DAL COMITATO SCIENTIFICO: presentazioni di singoli casi risolti con tecniche innovative |
IL POTERE DELLA COMUNICAZIONE E RELAZIONE NEI CONTESTI SOCIALI, ORGANIZZATIVI, MANAGERIALI E AZIENDALI |
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13.00 | “Comunicazione e relazione strategica nei contesti sociali.” Moira Chiodini, Patrizia Meringolo |
13.30 | “Il potere della comunicazione all’interno delle istituzioni pubbliche.” Simone Tani, Dirigente Comune Firenze |
14.00 | “Comunicare efficacemente nella relazione di aiuto.” R. Prato Previde |
14.30 | “La magia delle parole e dei gesti nella formazione dei futuri leader dell’Esercito Italiano.” Colonnello Domenico Roma, Capo Agenzia Sociopsicologia e Comunicazione in servizio di Stato Maggiore Accademia Militare di Modena |
15.00 | “Uscire dalle psico-trappole aziendali con la comunicazione strategica.” R. Prato Previde Consulente STC Change Strategies |
15.30 | “Pilotare il cambiamento. L’uso della comunicazione per conoscere dove andare e come farlo.” Susanna Mazzeschi , Testimonial: Fausto Caravello, responsabile Formazione Selezione e Sviluppo Persone di Iper La grande I |
16.00 | “La comunicazione medico paziente.” Roberta Milanese, Simona Milanese |
16.30 | “Leadership strategica: il potere della comunicazione carismatica.” Paolo Mordazzi, Testimonial: Arnaldo Aiolfi , Direttore Prodotto Club Med South Europe |
17.00 | “Il potere di comunicare strategicamente per la gestione dei conflitti nei passaggi generazionali.” M. Cristina Nardone, Amministratore delegato e consulente STC Change Strategies |
17.30 | Comunicazione Strategica: “moltiplicatore di potenza formativa” Maggiore Marco Granari, Istituto Superiore di Stato Maggiore Interforze-ISSMI. |
18.00 | “Da venditore a persuasore, partire dopo per vendere prima: il potere delle parole.” Donato Frigotto |
21.00 | CHIUSURA LAVORI |
ore 21,00 CENA DI GALA
con premiazione al miglior Poster, miglior Comunicazione del convegno
LA MAGIA DELLE PAROLE E DEI GESTI NEL COACHING
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9.00 | “Da dove si inizia? Modi diversi e strade diverse del Coaching” Claudio Belotti |
9.30 | “Linguaggio e logica nell’intervento organizzativo: magia ed etica del cambiamento.” Paolo Carmassi |
10.00 | “Realizzare un Assessment in un singolo incontro. Giorgio Nardone |
10.30 | “Team coaching strategico” R. Prato Previde |
11.00 | “La gestione delle risorse umane attraverso il colloquio strategico” Salvatore D’Andrea, Gestione Risorse Umane banca CREDEM |
11.30 | “L’allineamento degli obiettivi personali e aziendali in una epoca di iper-competitività per mantenere la performance” Sebastiano Zanolli |
12.00 | “Il Coaching strategico mascherato da formazione: superare i limiti, gestire il proprio talento per una leadership tutta femminile.” Stefano Bartoli |
12.30 | “Cambiare la percezione di top manager bloccati nelle psicotrappole dei propri successi” M. Cristina Nardone, Testimonial: Marco Scippa, Human Resources Director, Vitec Group plc |
13.00/15.00 | COMUNICAZIONI SELEZIONATE DAL COMITATO SCIENTIFICO: presentazioni di singoli casi risolti con tecniche innovative. |
15.00 | “Guidare ex Direttori Generali ad un nuovo progetto di vita professionale: il self management strategico per la peak performance” Elisa Balbi, M. Cristina Nardone |
15.30 | “Leadership, carisma ed etica: performance militare versus performance aziendale” Franco Angioni, Generale di Corpo d’Armata |
16.00 | “Dal corpo alla mente: guidare l’atleta a superare i limiti fisici attraverso la comunicazione applicata al biofeedback tecnologico” Enrico De Martino, Giorgio Nardone |
16.30 | “Game over: la comunicazione occulta nella performance artistica.” Francesco Tesei |
17.00 | “Il linguaggio del cambiamento nelle scienza della performance” Giorgio Nardone |
18.30 | CHIUSURA LAVORI |
Cari studenti, questi sono tempi di vacanza, mare, sole, spiaggia, amici… ma per chi di voi, invece, fosse ancora alle prese con lo studio sappia che dormire male anche solo una notte puo’ avere effetti drammatici sulla memoria!
Da uno studio della Michigan State University e della University of California, pubblicato sulla rivista Psychological Science, è emerso che persone private del sonno anche una sola notte sono piu’ propense a confondere e sbagliare i ricordi dei dettagli di un furto simulato in una serie di immagini. La memoria distorta puo’ avere gravi conseguenze in settori come la giustizia penale, in cui gli errori di identificazione dei testimoni oculari sono considerati la causa principale delle condanne ingiuste negli Stati Uniti. Per arrivare a queste conclusioni gli scienziati hanno tenuto svegli un gruppo di persone e quelle che hanno fatto 5 o meno ore di sonno erano piu’ propensi a confondere i dettagli di un evento rispetto alle persone ben riposate.
Chiare le implicazioni per quanto attiene l’attendibilità dei testimoni coinvolti in procedimenti penali. Ma importante da conoscere anche per voi studenti. Meglio una notte di studio prima dell’esame o “dormirci su'”?
Buona estate.
PS: da utilizzarsi anche quando i genitori ti scoprono appisolato sui libri!
http://www.agi.it/salute/notizie/psicologia_dormire_male_puo_compromettere_ricordi-201407221340-hpg-rsa1019
“La Torre Eiffel si trova in Francia.” Vero o falso?
La maggior parte di noi risponderà a questa domanda rapidamente e con precisione, facendo affidamento sulle proprie conoscenze generali. Ma cosa succederebbe se venisse chiesto di prendere in considerazione l’affermazione: “L’alveare è un edificio della Nuova Zelanda”? A meno che non abbia visitato la Nuova Zelanda o visto un documentario su quel Paese, probabilmente questa sarebbe una domanda difficile. Così, per rispondere alla domanda, invece di recuperare le nozioni di cultura generale, ti troverai ad utilizzare l’intuizione. In altre parole, potrai contare su ciò che Stephen Colbert chiama “truthiness”: la verità che proviene dall’intestino, e non dai libri.
Quando ci troviamo a dover decidere se una cosa è vera o falsa basandoci sull’intuizione, ci esponiamo all’errore. La psicologa cognitiva Eryn Newman (University of California), ci spiega in un interessante articolo sul The Washington Post, attraverso quali inganni della mente finiamo per convincerci di cose non vere, o ricordare cose mai accadute attraverso “intuizioni” che influenzano il nostro giudizio di verità.
Dagli studi condotti dalla ricercatrice emerge, infatti, come i nostri giudizi siano influenzati dalla “facilità di elaborazione” che forse ci spinge a credere che quell’informazione sia familiare e quindi vera. Secondo l’autrice, le parti più paleo-encefaliche elaborano la sensazione di familiarità come segnale di cui ci possiamo fidare, mentre le informazioni di difficile comprensione vengono giudicate come segnali di pericolo. Le scritte che contrastano molto con lo sfondo, i nomi facili o quelli accompagnati da una foto vengono avvertiti dalla nostra mente come più facili da elaborare e quindi più attendibili.
Questa sensazione di familiarità ci potrebbe quindi influenzare in una varietà di contesti: in una testimonianza in un’aula di tribunale, nello scegliere un candidato piuttosto che un’altro, nell’acquisto di un prodotto.
Quindi, come possiamo evitare di essere ingannati da un falso senso di “truthiness”? Purtroppo la ricerca in psicologia cognitiva ha dimostrato più volte come le persone siano spesso inconsapevoli dei propri pregiudizi o di come l’informazione influenzi i loro giudizi. L’autrice ritiene sia possibile solo mettere in guardia le persone circa l’influenza dei nomi e delle foto per renderle un po’ più caute nell’affidarsi ai propri giudizi, cercando qualche verità in più che venga dai fatti, e non dall’intestino.
Leggi l’articolo completo sul The Washington Post.
Quali sono i giochi “rischiosi” che esercitano grande fascino sui nostri figli? Qual è la loro possibile funzione evolutiva?
1. ANDARE VELOCI
2. MISURARSI CON LE ALTEZZE
3. MANEGGIARE ATTREZZI
4. STARE VICINO A ACQUA, FUOCO O AD UN PRECIPIZIO
5. GIOCARE A FARE LA LOTTA
6. ESPLORARE UN TERRITORIO DA SOLI
Come scriveva lo storico olandese Johan Huizinga, “il gioco serve a qualcosa che non è il gioco” e affrontare un ostacolo che, dal proprio punto di vista, appare rischioso e superarlo, permette ai bambini di costruire coraggio e sicurezza in se stessi.
Secondo la psicologa e psicoterapeuta Francesca Broccoli, da ciò ne consegue che «Pur senza volerlo, genitori eccessivamente presenti e protettivi producono bambini e ragazzi che fanno molta fatica a percepirsi e pensarsi come persone autonome, con caratteristiche e confini propri».
Maggiori informazioni su La Repubblica: http://d.repubblica.it/famiglia/2014/06/12/news/bambini_iper_protetti_genitori_apprensivi_helicopter_parents_educazione_pedagogia-2174300/?ref=fbpr
5 CONSIGLI PER ESSERE UNA BUONA NUORA
1. Talvolta mettiti nei suoi panni
2. Accetta l’esperienza di tua suocera, poi decidi tu
3. Evita di fare paragoni con i tuoi genitori
4. Scegli bene le tue parole
5. Non mancare di rispetto: è la madre del tuo partner e le vostre vite saranno legate sempre, che ti piaccia o no.
5 CONSIGLI PER ESSERE UNA BUONA SUOCERA
1. Accetta che tuo figlio sia cresciuto
2. Non imporre le tue regole
3. Non cercare di cambiare tua nuora
4. Impara la differenza fra l’amore verso un figlio e l’amore verso il partner.
5. Offri il tuo aiuto, non imporlo
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Chi vive in Sardegna è dotato delle armi adatte per combattere la depressione.
[youtube http://www.youtube.com/watch?v=1Yh6ebJS5xY]
A svelare ciò che molti probabilmente già intuivano è stato uno studio pubblicato sulla rivista Applied Research in Quality of Life da Maria Chiara Fastame e Maria Pietronilla Penna, ricercatrici dell’Università di Cagliari, insieme a Paul Hitchcott, esperto della britannica Southampton Solent University, secondo cui gli abitanti più anziani della Sardegna godono di uno stato di salute psicologico migliore rispetto ai coetanei residenti in Lombardia.
Lo studio ha coinvolto 191 individui di età compresa tra i 60 e i 99 anni residenti a Sassari, nella Barbagia, nell’Ogliastra o in zone rurali della Lombardia.
Ne è emerso che lo stile di vita sardo vince su quello lombardo: in Sardegna si sono riscontrati minori livelli di depressione e una maggiore soddisfazione personale; al contrario, gli anziani che vivono i Lombardia si trovano più spesso a dover combattere contro la depressione.
Sulla base di questi risultati Fastame e colleghi hanno concluso che
la tendenza ad invecchiare in modo più positivo è più evidente in Sardegna, soprattutto nelle aree rurali, dove il mantenimento di uno stato sociale adeguato e dell’attività fisica aiuta a garantire un livello positivo di salute mentale da anziani.
Per approfondimenti: http://www.eurekalert.org/pub_releases/2014-05/s-bsp052214.php